“Il primo amore non si scorda mai” recita un celebre motto popolare. E i motti popolari hanno sempre un fondo di veridicità.
A conferma, la storia di un piccolo John Deere “3350” in allestimento riso voluto da Walter Pettinari, un trattorista di Siziano, vicino a Pavia, per ricordare il trattore con cui iniziò alcuni decenni fa la sua attività.
Fu un esordio impegnativo per Walter in quanto oltre a doversi confrontare con una macchina importante di suo dovette anche vedersela con un ambiente di lavoro decisamente difficile, una risaia allagata, e con un’attrezzatura impegnativa, una seminatrice Kuhn “Mds 19”. Un banco di prova severo quindi, ma che il Nostro affrontò con successo avviando una carriera ancora oggi in essere anche se alla guida di mezzi ben più moderni e prestazionali. Quel John Deere “3350” rimase però nel cuore di Walter al punto che quando si trovò al cospetto di una replica Britains in scala uno a 32 non esitò a comprarla ben sapendo che si trattava di un giocattolo e non di un modello da collezionismo.
A farlo diventare tale ci pensò però il modellista Giorgio Galloni che smontò completamente la replica e iniziò un certosino lavoro di avvicinamento estetico al trattore originale eliminando il sollevatore posteriore Siku per sostituirlo con un gruppo a sigla “Pma 32” prodotto da Frédéric Gaillot, un artigiano francese i cui prodotti sono reperibili su internet. A seguire rifece ex novo gli interni cabina e sostituì il corrimano monolitico posto sul cofano con un corrimano realizzato mediante filo di ottone da otto decimi di millimetro di diametro, conforme in scala all’originale.
Sempre sul cofano vennero poi aperti i fori necessari per fissare il tubo di scarico, quello di aspirazione con il filtro aria a bagno d’olio e quello del tappo del serbatoio. Le luci furono simulate con degli strass, le decal vennero tampografate ad hoc e la verniciatura fu studiata in modo da simulare l’usura e l’invecchiamento del trattore dovuti alla tipologia di lavoro. A chiudere il lavoro la parte più impegnativa, l’inserimento delle ruote da risaia. Queste ultime sono state dapprima disegnate con un cad 3D, poi riprodotte con della resina dando luogo ai master necessari per realizzare le ruote finali, di ottone e fuse a cera persa. Il risultato finale è un modello in esemplare unico che ora troneggia sulla scrivania di Walter Pettinari.
Titolo: Modellismo John Deere “3350 Riso” by Britans
Autore: Redazione